martedì 7 giugno 2011

Libro I° Cronache della Repubblica di Heissman-Tomo I° Sangue & Argento-Capitolo I° Coram Rascer.




Questa volta sarebbe stato un Autunno diverso.
L'estate era ormai lontana e la pioggia da giorni e giorni  ribadiva il concetto con insistenza.
Il Lago Murden non era mai stato cosi pieno ,tanto che al Villaggio di Latmer erano già  iniziati i preparativi per l'inverno: la neve aveva già coperto le vette dei vicini  Monti Kundestar e presto sarebbe scesa a valle avvolgendo e percorrendo tutta la Gola del Nord con il suo manto gelido.




...
Questa volta sono in ritardo.
Non è mai successo.
Che sia opera "Sua"?
No, "Lui" li teme e comunque Lord Nariel non accetterebbe interferenze!
Eppure...
Eppure due mesi sono  passati  e la neve minaccia  di bloccare tutto!
...
Un pensiero, forse la più terribile delle ipotesi, attraversò come un lampo la mente  di un ombra addormentata
Spalancando gli occhi  si alzò dal letto  dirigendosi velocemente  verso la finestra, l'aria si era fatta improvvisamente rarefatta  e le pareti della stanza  per un istante vorticarono; la aprì.
Gocce di pioggia gelida bagnarono il volto teso verso l'alto in cerca di ossigeno...
Ansimava...
Era troppo per lui...
Latmer...e le pareti di quella dannata stanza erano diventate troppo strette!
L' idea che tutto fosse perduto, al di là della Gola del Nord, spegneva la sua speranza!
Che fare?
Cosa fare?
Si, giusto!Sarebbe morto!Liberando quella casa dalla sua sgradita presenza! Rendendo cosi felice, "Lui" e i suoi amati "cari"!Si "Lui",  il suo dannato Patrigno!Sarebbe morto nella neve che aspettava  impaziente la sua fuga da quel paesino dimenticato dal mondo!Si, avrebbe fatto cosi!

Tra lo scrosciare della pioggia, due parole, una domanda:

-Coram Rascer?-

Gli occhi  scattarono verso l'origine di quella domanda.
All'apparenza un uomo in armatura fermo sotto la pioggia.

-Questo è per te.- 

Gli occhi scattarono di nuovo ,esaminando  più attentamente l'individuo.
Un soldato di Earlysin, senza dubbio. Reggeva una piccolo pacchetto in mano.

Gli occhi si fecerò lucidi.
Un sorriso nostalgico ma nello stesso tempo beffardo,comparve sul volto del giovane mago.

-Golmer ...l'ho sempre detto che questo misero paesino non faceva per me...-

Una risata improvvisa  riecheggiò nella notte fradicia.
Questa volta sarebbe stato un Autunno diverso.